La fragilità è il grande tabù del nostro tempo: entrare in contatto con la propria fragilità, quindi essere in grado di sentire anche quella dell’altro, è difficile. È importante sentire la fragilità – come recita Mariangela Gualtieri – perché “è breve il tempo che resta“.
Quindi che senso ha essere duri? Perché sprecare energia nell’indifferenza? Nel togliere la parola ad una persona che abbiamo amato, o nell’umiliare l’altro, quando un dolore non trova la sua via di uscita? In quanto modi, ci feriamo. Forse la tenerezza è proprio questo: il legame di consapevole finitezza, con la vita.
C’è qualcosa di molto misterioso nel fatto di sentirsi toccati da qualcuno, o provare tenerezza per qualcuno. Le persone e le cose, si illuminano nella loro semplicità.
È scegliere di vivere senza maschere, senza rigidità. E si intensifica, attraverso questa postura, questo sguardo, il nostro desiderio di prenderci cura, di creare protezione, affezione.
Reagire alla ferita del mondo attraverso la tenerezza. Un mantra, che voglio ricordare oggi.

Categorie: appuntiblog

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