Ci sono libri che ci seguono da anni. Seguono le nostre stagioni, il nostro tempo, il nostro umore, il nostro essere. Li teniamo sempre vicini senza leggerli o meglio li iniziamo ma non riusciamo, non siamo mai riusciti a portarli a termine. Uso il plurale perché so per certo che questi libri appartengono a molti di noi.
Io ne ho una manciata. Non potrei disfarmene, li tengo sempre vicino, viaggiano con me, mi accompagnano in vacanza, sono una presenza rassicurante, fidata. Inizio a leggerli in momenti diversi, in quelli “brutti” per trovarne supporto e conforto, in quelli “belli” con il desiderio di leggerli fino alla fine per utilità e beneficio. Ma niente, non ce la fo.
Ma allora non sono interessanti, coinvolgenti, se non si riesce a leggerli completamente, qualcuno potrebbe obbiettare.
Sono saggi, niente a che vedere con i romanzi di qualsiasi colore, e richiedono anche un certo impegno celebrale, è questo il motivo principale. Ma sono importanti, di questo sono sicuro, almeno per me. Sono illuminanti, hanno valore come il faro per la nave, il radar per l’aereo.
Non so se un giorno li terminerò… ma, se quel giorno non avverrà, avranno avuto comunque un ruolo importante nella mia quotidianità, quella di avermi fatto compagnia, dato tranquillità e infuso speranza.

Categorie: appuntiblog

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